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Il Teatro dei Vigilanti, realizzato nel 1814 da Napoleone, utilizza il volume di una chiesa sconsacrata dedicata alla Madonna del Carmine, nata come cappella dell’omonimo ospedale nel 1617.

Il 22 gennaio 1815 vi si organizzò la prima festa da ballo con grande sfoggio di abiti e gioielli. Il Teatro, gestito dall’Accademia dei Fortunati (poi dei Vigilanti) continuò ad ospitare rappresentazioni, feste e masquerade fino agli inizi del Novecento.

Negli anni ’30 fu riaperto per ospitare feste e balli fino ad essere trasformato, nel dopoguerra, in cinema fino al 1952. Acquisito dall’amministrazione comunale alla fine degli anni ’60, ne fu avviato un lento, faticoso ma attento restauro che nel 1997 finalmente lo restituì all’antico splendore.

Dell’antica chiesa rimangono la maestosità, le colonne laterali e l’abisde, completamente incastonata sotto il palcoscenico. Del periodo napoleonico si è conservato il sipario, dipinto da Vincenzo Antonio Revelli, autore degli affreschi delle residenze napoleoniche. La scena è una rappresentazione bucolica, dove Napoleone veste i panni di Apollo, dio delle arti.

Ogni anno un ricco cartellone ha come palcoscenico il piccolo ma prezioso Teatro napoleonico dei Vigilanti.

Nel 2015, il Comune di Portoferraio decide di dedicare il teatro a Renato Cioni, il celebre tenore elbano, soprannominato “La voce dell’Elba”, morto l'anno precedente.

Aperto al pubblico da aprile ad ottobre: lunedì - sabato 09.00-13.00. Domenica chiuso.